La qualità ambientale non si limita al superamento delle barriere architettoniche intese come barriere fisiche che si oppongono alla mobilità, cosa che tuttora è l’argomento principale, se non l’unico, dell’attuale quadro normativo, ma ha bisogno, più che di norme e sanzioni, di capacità di osservazione e di ascolto, necessarie per poter definire quali correttivi apportare all’ambiente nel suo complesso per renderlo veramente e gradevolmente vivibile per chiunque. L’obiettivo è la preparazione di chi dovrà dare le indicazioni necessarie al miglioramento della qualità ambientale per tutti, senza più distinguere nel vasto campionario delle diversità umane.
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